“Non v’è lavoro, non v’è capitale, che non cominci con un atto di intelligenza”
“Chiuso il circolo delle idee, resta chiuso anche il circolo delle ricchezze”
Carlo Cattaneo
A2i è una knowledge company specializzata in knowledge-based strategy, corporate governance e policy consulting. Realizziamo studi, ricerche applicate e consulenze personalizzate, osservatori indipendenti, attività di formazione e affianchiamo aziende, istituzioni, organismi governativi nei processi conoscitivi e decisionali relativi al settore pubblico, alle dinamiche macroeconomiche e concorrenziali, ai mercati finanziari e all’impatto delle nuove tecnologie sul sistema economico e sociale.
La conoscenza è il principale driver dei nostri servizi e dei nostri investimenti, la constitutional perspective il nostro orizzonte strategico, la benevolenza la nostra visione. Promuoviamo lo sviluppo economico e sociale del Paese accompagnando l’imprenditorialità e la capacità di innovazione e di trasformazione di idee e progetti in realtà sostenibili e scalabili, selezionando le iniziative capaci di generare valore condiviso e un elevato impatto sociale.
L’attività di ricerca applicata e di sviluppo sperimentale si concentra nell’ambito delle scienze sociali e umanistiche applicando la conoscenza a casi concreti, supportando gli attori del sistema industriale e finanziario e quello politico-amministrativo, allineando strategie e struttura di governance agli obiettivi perseguiti, contribuendo così al corretto svolgersi dei processi economico-sociali e all’efficienza degli scambi sui mercati e nel settore pubblico alla luce delle dinamiche democratiche e delle sfide geopolitiche odierne.
La libertà è essenziale per far posto all’imprevedibile e all’impredicibile; ne abbiamo bisogno perché abbiamo imparato ad aspettarci da essa le occasioni per raggiungere molti dei nostri obiettivi.
Sarebbe un errore credere che, per realizzare una più alta forma di civiltà, dovremmo solo mettere in pratica le idee che oggi ci guidano. Se vogliamo progredire, dobbiamo lasciare posto alla continua revisione delle nostre idee attuali, resa necessaria dalle future esperienze
Friedrich von Hayek
Al giorno d’oggi ci si lamenta spesso che il diritto e l’economia politica non tengono il passo degli eventi, non forniscono alcun contributo formativo e non costituiscono più una forza intellettuale. Ignorare tali critiche vuol dire non riuscire a rendersi completamente conto della gravità della situazione, dato che è vero che in Germania queste due scienze non esercitano più alcuna influenza rilevante sulle decisioni fondamentali di natura politico-giuridica ed economica.
Franz Böhm, Hans Grossmann-Dörth, Walter Eucken
Popolo e libertà è il motto di Savonarola; popolo significa non solo la classe lavoratrice ma l’intera cittadinanza, perché tutti devono godere della libertà e partecipare al governo. Popolo significa anche democrazia, ma la democrazia senza libertà significherebbe tirannia, proprio come la libertà senza democrazia diventerebbe libertà soltanto per alcune classi privilegiate, mai dell’intero popolo
Luigi Sturzo
La libertà economica è la condizione necessaria della libertà politica
Luigi Einaudi
La democrazia assume significato di valore solo sotto il presupposto che la libertà individuale sia, essa stessa, di valore e, inoltre, che l’effettiva uguaglianza politica, che è il principio operativo della democrazia, possa essere assicurata in maniera significativa solo se le dimensioni e la sfera dell’azione politica collettiva sono vincolate da limiti costituzionali
Il mezzo più efficace per organizzare le attività umane è quello di lasciare alle soluzioni volontarie la piena libertà di emergere
James M. Buchanan
La questione comune che ci occupava era […] quella del potere privato in una società libera. Essa porta necessariamente al di là della domanda circa il come si arrivi a un ordine della libera economia. Da lì si giunge alla questione circa quali tipologie e possibilità ci siano, quale ruolo giochi di volta in volta in esse il potere, e in verità tanto il potere del governo quanto quello delle persone e dei gruppi privati, e quali perturbamenti nell’ordine si determinino quando nello Stato e nella società emerga un’altra distribuzione di potere rispetto a quella che è conforme, dal punto di vista dell’ordine, al sistema economico del momento
Franz Böhm
Questo ordine economico deve integrarsi negli altri, più ampi, e più alti, ordini, da cui dipende il successo dell’economia di mercato e che a loro volta presuppongono. Ecco perché, fin da principio, ci siamo opposti a semplificazioni e restrizioni, all’economicismo, utilitarismo, materialismo, amoralismo, in nome dell’uomo nel suo complesso e dell’intera società
Wilhelm Röpke